6 omicidi, 26 aggressioni, 5 casi di estorsione e 2 atti di bullismo nella scuola, è questo l’agghiacciante bilancio delle violenze subite da omosessuali lesbiche e transessuali solo da gennaio a maggio di quest’anno.
I dati, presentati da Arcigay a Gianfranco Fini, presidente della Camera dei deputati, a sostegno dell’urgenza di politiche a tutela della comunità gay, non rappresentano una fotografia complessiva del fenomeno, ma sono solo un conteggio dei casi finiti sulla stampa nazionale. All’agghiacciante bilancio va quindi aggiunto il sommerso, i casi che non finiscono sulla stampa nazionale e quelli che non sono denunciati, spiega Luca Trentini, responsabile Diritti umani dell’associazione.
“Il sommerso è enorme, le denunce sono solo la piccola punta dell’iceberg. Solo a Brescia, a fine giugno, due ragazzi incappucciati hanno rapinato due giovani un una zona di incontri fra gay. Nessuno ha denunciato. I circoli territoriali di Arcigay sono continuamente sollecitati su questo tema e alla mia mail arrivano decine di segnalazioni. Vanno verificate, ma sovente sfociano in nulla perché molti gay ancora non denunciano”.
Trentini ha l’impressione che i casi siano in aumento: “aiutati da un generale clima di sospetto verso ogni diversità. C’è poi una novità, se negli ultimi anni le aggressioni avvenivano casualmente, come nel caso di gay mano nella mano che casualmente incrociavano l’omofobo di turno, oggi tornano ad essere organizzate dei veri e propri raid punitivi. E’ lo specchio del clima d’odio e risentimento diffuso nel Paese”.
Il torrido mese di giugno conferma, purtroppo, le parole di Trentini con numerosi atti di violenza, su è giù per lo stivale, che vanno ad aggravare il già pesante bilancio del 2009.
A Roma, alla vigilia del Gay pride, una coppia di gay è stata aggredita da cinque ragazzi tra i 18 e i anni. Passeggiavano mano nella mano, in pieno centro.
Il gruppo si è avvicinato insultando la coppia e poi colpendo con violenza feroce. Il pestaggio è terminato, con la fuga degli aggressori, solo quando una delle vittime, sanguinante, è crollata a terra priva di sensi. Sembrava morto. Fortunatamente è stato giudicato guaribile in qualche giorno, ma resta la gravità del pestaggio e fa pensare la giovane età degli aggressori, tutti ancora a piede libero.
Da Roma a Milano l’omofobia è perversa polimorfa. Il 14 giugno un locale gay in zona stazione centrale è stato bersagliato da pietre. “Ci hanno tirato pietre a ripetizione – ha raccontato alla stampa Felix Cossolo, gestore del locale – Due avventori sono stati colpiti e sono finiti all’ospedale, per fortuna senza gravi conseguenze, e quattro auto sono state danneggiate”.
Ancora pietre, insieme a uova, a Verona. Questa volte il tiro al bersaglio ha colpito vetture che transitavano in una nota zona di incontri per omosessuali. Le vittime? Presunti omosessuali.
A Mestre ha fatto discutere, ancora, il cado di un giovane studente vittima di bullismo: “Parolacce di ogni tipo, offese pesantissime. Gli davano del gay solo per deriderlo, lo spintonavano, lo immobilizzavano sulla sedia o lo relegavano in un angolo e gli lanciavano addosso di tutto”, racconta “Il Gazzettino”. Gli aggressori? Ragazzini di 19 anni.
La spenta campagna elettorale ha inasprito poi, senza apparenti ragioni, l’omofobia a Trento. Una militante lesbica di Rifondazione è stata aggredita ed insultata e sui manifesti di Sinistra e libertà è comparso lo slogan: “Meglio fascisti che froci”.
A parziale consolazione il fatto che la polizia, ove viene presentata denuncia, lavora. A giugno sono stati arrestati i tre responsabili di una rapina con pestaggio ai danni di un giovane gay di Benevento che risaliva al marzo 2008. Anche la società civile alle volte, interviene. A Torre del Lago una coppia etero che si è lasciata andare ad insulti omofobi in un locale gay è stata cacciata dal locale. Peccato che a leggerlo sulle colonne de “Il Tirreno” l’articolo suonava come un allarme per la discriminazione degli eterosessuali. Ma che ci si aspetta in un paese dove Ignazio La Russa dichiara che Berlusconi “è più discriminato degli omosessuali” per le indagini delle magistratura di cui è oggetto?
L’Italia da questo punto di vista non è un caso isolato. Una associazione gay americana ha diffuso i dati delle violenze ai danni dei gay e sono ben 29 gli omicidi nel 2008 negli Stati Uniti. In Brasile, invece, l’edizione di quest’anno del pride di San Paolo (il più grande del mondo con tre milioni di partecipanti) è stata l’occazione per far scoppiare una bomba di fabbricazione artigianale alla fine del corteo. Il bilancio è di oltre venti feriti. (pubblicato in “Pride”, n. 121, luglio 2009, p. 10)